Gli olii usati sono solo in parte biodegradabili e il loro smaltimento nell'ambiente è quindi pericoloso, causando gravi danni ambientali, soprattutto alle acque. Inoltre, la loro combustione incontrollata genera emissioni e residui dannosi per l'ambiente. Solo pochi sono gli enti che si preoccupano di recuperarlo, e in Italia siamo ancora a cifre di raccolta bassissime; totalmente diversa è la situazione per l'olio esausto minerale, quello, per intenderci dei motori delle auto, dove si raggiungono percentuali di raccolta e riciclo di oltre il 95%
. Occorrente
Contenitori in HDPE
Imbuto
stoffa
Spazio di raccolta
Non tutti sanno che il normale olio di frittura immesso nell'ambiente provoca gravi danni, e non puoi smaltirlo gettandolo semplicemente nello scarico: 1 litro riesce a togliere ossigeno fino a 1 km quadrato di mare! Se nella tua città non ci sono consorzi di recupero, ti posso consigliare come riutilizzarlo, riavendo un servizio utile e al tempo stesso non provocando danni all'ambiente, magari anche risparmiando qualche euro.
Per riutilizzare l'olio prodotto dalle nostre cucine non c'è bisogno di tanto lavoro, occorre solo che tu lo conservi in contenitore, in genere si possono utilizzare quelli in PET ad alta densità, e che lo depuri da eventuali residui contenuti al suo interno. Prima cosa far raffreddare l'olio prima di metterlo nei contenitori; per risparmiare tempo lo puoi anche filtrare mentre lo travasi, ti basta solo un imbuto e un pezzo di tela, o una calza vecchia messa davanti al buco a mò di filtro.
Dalla padella, o da qualsiasi altro contenitore, puoi travasarlo in questi di HDPE, poichè hanno capacità maggiori (ce ne sono da 10 o addirittura 20 kg) e utilizzarli come deposito definitivo.
Una volta riempiti li puoi accontonare nel garage o in qualsiasi spazio anche aperto, poichè l'olio così conservato non è infiammabile. Se vuoi un prodotto più raffinato, pulito, e meno puzzolente puoi anche lavarlo, ovvero di miscelarlo all'acqua per renderlo di nuovo limpido.
Come lavarlo: prendi un contenitore di plastica che si può chiudere, e alla sua base mettigli un rubinetto, come quelli che ci sono sui brik da 5 litri delle taniche di vino.
In genere l'acqua va in proporzioni di 1:3, e necessitano vari lavaggi, al massimo 5 per togliere tutte le impurità. Agita di tanto in tanto la miscela olio-acqua e fai depositare. Dal rubinetto elimina l'acqua sporca e ripeti l'operazione fino a quando l'acqua non sarà anch'essa pulita. Il primo utilizzo che ne puoi fare è come carburante, però, attenzione: questo carburante è illegale poichè non paghi le accise e quindi sei passibile di multe da parte della Guardia di Finanza, quindi non utilizzare in motori di auto (anche perchè si rovinerebbero). L'utilizzo che ti consiglio di fare è se hai dei piccoli motori diesel come gruppi elettrogeni, motozappe o piccoli motori per lavorazioni di fai da te. Non va messo però al 100% ma in proporzioni in base alla temperatura, che possono variare dal 5% in caso di clima freddo, fino al 30% quando fa caldo. Sta a te poi decidere, visto il funzionamento del motore, la percentuale da miscelare al gasolio.Altro utilizzo che ne puoi fare è come combustile da bruciare. Qui non hai bisogno di depurarlo, così eviti fatica, ma solo di conservarlo. Se hai il camino puoi fare delle micce imbevendo tovaglioli di carta o pezzi di stoffa vecchi nell'olio stesso; il suo alto potere calorifero, e la sua forte fiamma riescono ad accendere i pezzi di legno e a ravvivare in modo forte il fuoco.
Per riutilizzare l'olio prodotto dalle nostre cucine non c'è bisogno di tanto lavoro, occorre solo che tu lo conservi in contenitore, in genere si possono utilizzare quelli in PET ad alta densità, e che lo depuri da eventuali residui contenuti al suo interno. Prima cosa far raffreddare l'olio prima di metterlo nei contenitori; per risparmiare tempo lo puoi anche filtrare mentre lo travasi, ti basta solo un imbuto e un pezzo di tela, o una calza vecchia messa davanti al buco a mò di filtro.
Dalla padella, o da qualsiasi altro contenitore, puoi travasarlo in questi di HDPE, poichè hanno capacità maggiori (ce ne sono da 10 o addirittura 20 kg) e utilizzarli come deposito definitivo.
Una volta riempiti li puoi accontonare nel garage o in qualsiasi spazio anche aperto, poichè l'olio così conservato non è infiammabile. Se vuoi un prodotto più raffinato, pulito, e meno puzzolente puoi anche lavarlo, ovvero di miscelarlo all'acqua per renderlo di nuovo limpido.
Come lavarlo: prendi un contenitore di plastica che si può chiudere, e alla sua base mettigli un rubinetto, come quelli che ci sono sui brik da 5 litri delle taniche di vino.
In genere l'acqua va in proporzioni di 1:3, e necessitano vari lavaggi, al massimo 5 per togliere tutte le impurità. Agita di tanto in tanto la miscela olio-acqua e fai depositare. Dal rubinetto elimina l'acqua sporca e ripeti l'operazione fino a quando l'acqua non sarà anch'essa pulita. Il primo utilizzo che ne puoi fare è come carburante, però, attenzione: questo carburante è illegale poichè non paghi le accise e quindi sei passibile di multe da parte della Guardia di Finanza, quindi non utilizzare in motori di auto (anche perchè si rovinerebbero). L'utilizzo che ti consiglio di fare è se hai dei piccoli motori diesel come gruppi elettrogeni, motozappe o piccoli motori per lavorazioni di fai da te. Non va messo però al 100% ma in proporzioni in base alla temperatura, che possono variare dal 5% in caso di clima freddo, fino al 30% quando fa caldo. Sta a te poi decidere, visto il funzionamento del motore, la percentuale da miscelare al gasolio.Altro utilizzo che ne puoi fare è come combustile da bruciare. Qui non hai bisogno di depurarlo, così eviti fatica, ma solo di conservarlo. Se hai il camino puoi fare delle micce imbevendo tovaglioli di carta o pezzi di stoffa vecchi nell'olio stesso; il suo alto potere calorifero, e la sua forte fiamma riescono ad accendere i pezzi di legno e a ravvivare in modo forte il fuoco.
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